Lorenzo Sospiri sull’inchiesta della Procura di Pescara si ritiene estraneo

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In merito ai fatti che vedono la Procura di Pescara chiedere il processo per 13 delle 26 persone coinvolte nell’inchiesta sulle attività dell’imprenditore della sanità Vincenzo Marinelli nell’ambito di presunte gare pilotate alla Asl di Pescara, culminata con le misure cautelari del 14 giugno 2022 per cinque dei personaggi coinvolti, giunge in redazione una nota del Presidente del Consiglio Regionale, Lorenzo Sospiri. Con lui nel rinvio a giudizio ha chiamato in causa, oltre a Vincenzo Marinelli, la dirigente Asl Tiziana Petrella, il funzionario Asl Antonio Verna, l’autista di Marinelli Graziano Canonico, Silvia Marinelli, il direttore amministrativo della Asl Paolo Zappalà, Pasquale Sentenza, Tommaso Marchese, Romina Iacoponi, Anna Maria Sismondo, Alessandro Salvati e Massimo Valdes, invischiato nell’affaire della Hill Rom, società che si è aggiudicato una gara da circa 700 mila euro per i letti del Covid hospital. Le accuse sono fondamentalmente tre: turbata libertà degli incanti, corruzione ed evasione fiscale (in riferimento alla creazione di fondi neri per pagare le presunte tangenti da parte di Marinelli).

Ecco il comunicato:

“Come ho già detto 4 anni fa, 2 anni fa, 1 anno fa, 6 mesi fa, ribadisco oggi che è ferma la mia totale estraneità ai fatti contestati nell’inchiesta sulla sanità. Spero ora che tale assoluta estraneità si possa anche dimostrare nel corso delle fasi pre-processuali o processuali e ribadisco, fin da ora, la più totale fiducia negli Organi della magistratura che saranno chiamati ad assumere le conseguenti decisioni”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri commentando le notizie inerenti all’inchiesta sulla sanità.

“Non posso esimermi – ha proseguito il Presidente Sospiri – dal dover stigmatizzare l’avvenuta divulgazione di atti neppure notificati a me o ai miei difensori, ennesima reiterazione di un processo che da 4 anni è mediatico, prima ancora di approdare in un’aula di Tribunale. Non intendo commentare i contenuti e dunque mi astengo, peraltro risultano anche differenti dalle contestazioni che mi accingo a contrastare. Sono assolutamente sereno e confido fermamente di definire ora come in passato tutto ciò che c’è da definire”.