Cannes, Golden Spike Award al documentario su Sebastião Salgado della Pomilio Blumm

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Presentato in anteprima al film festival “A Social Design Story” incentrato sul grande fotografo brasiliano

Un prestigioso riconoscimento internazionale è stato conquistato dalla Pomilio Blumm nell’ambito del festival del cinema di Cannes. Il Golden Spike Award del Social World Film Festival è stato consegnato per il documentario “A social design story – Humanscapes” a Franco Pomilio, presidente dell’agenzia di comunicazione, nel corso di una cerimonia svoltasi all’Italian Pavilion del festival di Cannes. L’opera premiata mette al centro la figura del brasiliano Sebastião Salgado, fotografo tra i più importanti a livello mondiale, in un progetto dal forte impatto sociale dedicato all’acqua, al paesaggio e all’ancestrale umanità dell’Amazzonia.

«Sebastião Salgado viene considerato al tempo stesso un fotografo, un antropologo, un sociologo e certamente un artista. La sua ricerca si basa sul rapporto tra gli esseri umani e il proprio habitat, seguendoli nelle loro migrazioni, nelle loro mutazioni e nella loro costante ricerca di un futuro. Il suo approccio è molto più di una visione artistica del paesaggio, è assolutamente umanistico. Questo rende il suo “sguardo” un potente strumento per comprendere la Società che cambia e offre un angolo privilegiato per osservare i processi disruptive che modellano il nostro futuro come comunità», ha spiegato Franco Pomilio durante la cerimonia in Francia.

Difatti, la nuova sfida delle Istituzioni globali è quella di promuovere una vita urbana sostenibile e integrata. Lo sviluppo sostenibile è un’esigenza urgente nell’epoca della crisi energetica globale e dei cambiamenti climatici, e il documentario ruota attorno a questi temi coinvolgendo, oltre a Salgado, altri fotografi d’eccezione come Jimmy Nelson, il cui progetto “Before they pass Away”, sulle più affascinanti comunità tribali ancora esistenti, è stato diffuso anche dal National Geographic. Oltre a lui parlano anche Lynn Saville, fotoartista, apprezzata dal New Yorker, specializzata nel ritrarre città e ambienti rurali, e Gianni Berengo Gardin, che ha documentato i numerosi cambiamenti sociali nel corso dei decenni, creando un mondo in bianco e nero, fatto di volti, gesti, paesaggi e architetture, colti nella loro autenticità più pura e senza tempo.

«Humanscapes è il progetto, iniziato nel 2021, che ci ha visti coinvolti, grazie agli occhi di Sebastião Salgado, nell’investigazione della potenza delle immagini, nella narrativa “sintetica” e quasi immersiva del loro messaggio. Il nostro lavoro è parlare alle persone, alle estese comunità di cittadini e migliorare il loro dialogo con le istituzioni», ha aggiunto Franco Pomilio.

Il Social World Film Festival, che si celebrerà dal 2 al 9 luglio, è articolato in 12 sezioni e ospita opere provenienti da 42 nazioni con una speciale sezione “Mercato” che ospita 170 opere.